ELEGIA
delle cose perdute
Zerogrammi (To)
“Elegìa delle cose perdute” è una riscrittura in danza dal romanzo “I Poveri” dello scrittore e storico portoghese Raul Brandão. Il paesaggio evocato da questo riferimento letterario, in bilico tra crudo, aspro, onirico e illusorio, ha la forma dell’esilio, della nostalgia, della tedesca sehnsucht, della memoria come materia che determina la traccia delle nostre radici e identità e, al contempo, la separazione da esse e il sentimento di esilio morale che ne scaturisce. Sogno di ritorni impossibili, rabbia di fronte al tempo che annienta, commiato da ciò che è perduto e che ha scandito la mappa del nostro viaggio interiore. Nell’indagine intorno al topos dell’esilio, questa creazione racconta, oltre il suo significato geografico, la condizione morale che riguarda chiunque si
senta estraneo al mondo in cui vive, collocandolo in uno stato di sospensione tra passato e futuro, speranza e nostalgia.
Soggetto, regia e coreografia Stefano Mazzotta
Una riscrittura da Os Pobres di Raul Brandao
Creato con e interpretato da Alessio Rundeddu, Amina Amici, Chiara Guglielmi, Damien Camunez, Gabriel Beddoes, Manuel Martin, Riccardo Micheletti
Collaborazione alla drammaturgia Anthony Mathieu, Fabio Chiriatti
Luci Tommaso Contu
Produzione Zerogrammi
venerdì 31 marzo h.21
Si prega di giungere all’ingresso delle officine CAOS, in Piazza Montale 18, entro le h.20.45 per non perdere la priorità acquisita. Grazie